Stai perdendo soldi!

Prima di decidermi a intraprendere la carriera di libera professionista avevo sempre lavorato come dipendente e non ero perciò consapevole del cambiamento che questa scelta avrebbe comportato. Una delle prime cose che ho imparato è stato pensare a lungo termine, soprattutto quando si parla di soldi. La questione è sorta spontanea: evitare lo spreco. Ho iniziato a riconsiderare il mio personale rapporto con il denaro e a riflettere seriamente sull’argomento. Nella società consumista in cui viviamo ci sono mille modi in cui perdere – o sprecare – soldi senza rendersene conto, e che, sommati, a lungo termine fanno la differenza. È come quando hai un rubinetto a casa che perde acqua: magari al momento non te ne accorgi o non ci pensi, ma dopo un po’ la perdita si tradurrà in costi inattesi che potrebbero metterti in difficoltà. Seguendo quest’ottica vorrei proporti alcuni spunti di riflessione sul tema denaro.

1 – I servizi bancari

L’idea di base è che non è giusto dover pagare qualcuno per tenere i tuoi soldi (lo so che sembra un’utopia, ma almeno cerchiamo di pagare il meno possibile!). Di solito la nostra attenzione si sofferma sul canone mensile del conto bancario, ma bisognerebbe considerare i costi di utilizzo delle carte di credito, le commissioni previste per l’esecuzione di bonifici, i tassi d’interesse quando il saldo va in rosso e i costi necessari per chiudere un conto. Un altro costo di cui di solito ci dimentichiamo è quello legato alla ricezione e all’esecuzione di bonifici internazionali. In passato mi è capitato di dover ricevere un bonifico effettuato all’estero e visto che la mia banca non offriva la possibilità di eseguire questa operazione, sono stata costretta ad aprire un nuovo conto in un’altra banca. Per questo ti dico presta attenzione se vuoi internazionalizzare la tua attività! Ti suggerisco di leggere la guida di Altroconsumo, sito sul quale è disponibile una banca dati con i 10 migliori conti secondo il profilo di utilizzo.

2 – Gli sprechi nelle utenze domestiche

Qui faccio appello alle nostre nonne e mamme: quante volte ci siamo sentiti dire “spegni quella luce!” “È una vita che stai sotto la doccia!” e compagnia bella? Fare un uso consapevole delle risorse a nostra disposizione non è solo una questione di soldi, ma anche di coscienza ecologica. Fai attenzione a non lasciare le luci accese, limita l’uso del riscaldamento  o dell’aria condizionata evitando di tenerli accesi tutto il giorno e la notte, chiudi i rubinetti mentre ti spazzoli i denti o mentre ti insaponi sotto la doccia, usa l’acqua fredda piuttosto che quella calda (che tra l’altro fa bene alla circolazione e aiuta noi donne a combattere la cellulite), fai cicli di lavatrice cumulativi e lava a mano i piccoli capi di biancheria intima. Queste sono tutte piccole azioni che sembrano banali ma a lungo termine possono farci risparmiare – oltre che aiutare l’ambiente! – piccoli accorgimenti che non ci costano nulla ma che possono farci risparmiare.

3 – Il Costo Opportunità

Il costo opportunità è un concetto economico definito come “Il costo conseguente alla rinuncia di un’alternativa economica, ovvero al valore di ciò di cui si rinuncia, una volta effettuata la scelta tra due opzioni”.

Questo significa tenere conto non solo del costo/beneficio di una determinata scelta dal punto di vista prettamente economico, ma anche dal punto di vista delle opportunità che ne derivano e che, spesso, non sono quantificabili al momento di prendere una decisione. Quindi le domande da porsi sarebbero: quale beneficio otterrei facendo questo? Cosa perderei non facendolo? Oppure ancora: quanto tempo potrebbe passare per ottenere il beneficio dell’opzione che sto scartando ora? Scegliere di mantenere un impiego sottopagato, in cui non si ha opportunità di carriera, solo perché definito “sicuro” preclude forse l’opportunità  di fare un lavoro più redditizio o condurre altre attività che rappresentano una migliore occasione di crescita, personale e professionale, o ancora di godere di vantaggi che al momento non si possono prevedere o quantificare. Il canale YouTube di Cecilia Sardeo, che seguo da tempo, offre spunti molto interessanti su come prendere decisioni legate al costo opportunità. Tutto sta nell’aprire la nostra mente e nel pensare a lungo termine, cercando sempre di tenere i piedi per terra e soprattutto nel convincersi che uscire dalla famosa “zona di comfort” può portarci a ottenere migliori risultati. Non è un po’ ironico come un concetto economico possa aiutarci ad aprire il nostro orizzonte e a riflettere su cose immateriali?

4 – La paura di investire

Di solito la parola “investire” ci fa venire subito in mente l’immagine di Leonardo Di Caprio nel film “The wolf of  Wall Street”, vero? Investire però non significa solo entrare in borsa, ma anche spendere in educazione e formazione per ottenere una determinata competenza o certificazione, o acquistare una licenza di un software per ottimizzare e migliorare il proprio lavoro.

Ma torniamo per un attimo alla possibilità di fare investimenti in borsa: di solito pensiamo che i mercati finanziari comportino un grande rischio e che solo con grandi somme di denaro si possa veramente trarne profitto, relegando queste operazioni ai ricchi. Ma non è così: è possibile fare aumentare il proprio capitale anche partendo da piccole somme e contenendo i rischi. Come fare per non prendere una qualche fregatura? Investi in formazione finanziaria: soltanto la conoscenza può davvero minimizzare i rischi. A questo proposito ti consiglio la lettura della rivista Millionaire, in particolare nel numero di marzo 2018, in cui c’è una bella guida sulle monete virtuali, e l’ebook di Chiara Sinchetto, edito da Zandegù, I soldi non crescono sugli alberi.

5 – La paura di chiedere un aumento di stipendio o di alzare le proprie tariffe

Qui ci ricolleghiamo direttamente al punto numero 3 e al concetto di costo opportunità. Quanti soldi stai perdendo soltanto perché hai paura di chiedere un aumento di stipendio oppure perché preferisci mantenere basse le tue tariffe per paura che i tuoi clienti ti abbandonino? Facendo così ti stai auto sabotando e cacciandoti in una posizione in cui sarà sempre più difficile chiedere – e ottenere – le cifre giuste per il tuo lavoro. Nella sfera professionale saper negoziare è fondamentale ed é proprio quello che ci si aspetta da un professionista. No, non si tratta di sparare cifre assurde, bensì di dare un valore al proprio lavoro e di chiedere il giusto compenso.

In conclusione tieni a mente le parole chiave “lungo termine”, “investimento”, “costo opportunità”, “negoziazione”: possono aiutarti a ottimizzare la gestione dei tuoi soldi (e non solo di quelli).

Questo articolo è stato ispirato da un canale YouTube americano chiamato “The Financial Diet” che seguo e in cui ci sono tantissimi video sul tema della gestione delle nostre risorse, economiche e non. Se ti interessano questi argomenti ti consiglio di dare un’occhiata!

Sono nata a Roma e cresciuta in Venezuela dove mi sono laureata in Sociologia. Attualmente vivo a Roma e pian piano sto costruendo la mia identità da traduttrice freelance italiano/spagnolo con l’aiuto del Freelance Lab. Amo passeggiare per la mia città, la carbonara, il sushi e il buon cibo in generale motivo per cui non riesco a realizzare il mio sogno di perdere 10 chili!.