Marta è stata la prima a iscriversi al beta test del Freelance Lab che ho tenuto nel 2016.
Da allora, grazie ad un percorso individuale con me, ha scelto un nome per la sua attività, è diventata freelance al 100% e sta lavorando al sito.
Se vuoi conoscerla meglio puoi trovarla sulla sua pagina Facebook, sul suo profilo LinkedIn e su About.me.
Ecco le sue impressioni sul Freelance Lab.
D: Quando hai visto l’annuncio per partecipare al beta test del Freelance Lab, cosa ti
aspettavi?
R:Sono sempre stata una persona che non si fa troppe aspettative, prendo quello che viene e cerco di trarne il meglio. Quando ho visto l’annuncio del beta test del Freelance Lab seguivo Francesca su Facebook già da un po’. Mi piaceva come si poneva sui social, mi piacevano il suo sito e il suo logo, e mi piaceva il fatto che avesse pochi anni più di me. L’unica cosa di cui ero sicura è che volevo conoscerla perché sapevo che avrei potuto imparare tanto da lei. E così è stato!
D: Qual è stata la più bella scoperta del Freelance Lab?
R: Sicuramente la scoperta più bella del Freelance Lab è stata la consapevolezza di non essere da sola. Stavo vivendo una situazione che anche altre stavano vivendo, avevano vissuto o avrebbero vissuto. Potermi confrontare con altre realtà diverse ma tutte con lo stesso obbiettivo è stato fondamentale per me.
D: Qual è stata la cosa più utile che hai imparato grazie al Freelance Lab?
R: Quando mi sono iscritta al Freelance Lab avevo già la partita IVA da qualche mese, e lavoravo già con qualche agenzia. Il semplice fatto di tradurre e di essere pagata per farlo mi bastava, perché era quello che volevo fare. Ma mi mancava tutto il resto. Le mie conoscenze amministrative erano scarse, quasi non sapevo che cosa fosse il personal branding, e tante altre cose che mai avrei pensato si celassero dietro al lavoro della traduttrice, o del libero professionista in generale. Adesso tutte queste cose le so, e le metto in pratica, grazie al Freelance Lab.
D: Com’è cambiata la tua vita, personale e professionale, rispetto al Freelance Lab dopo aver partecipato a questo percorso?
R: La mia vita personale e professionale è cambiata molto, me ne rendo conto solo adesso che è passato qualche mese dal Freelance Lab. Prima di tutto ho un bellissimo rapporto con le ragazze che hanno fatto il corso con me e soprattutto con Francesca, che è sempre disponibile anche solo per fare due chiacchiere. Anche se non ci conosciamo di persona e siamo tutte in punti diversi delle nostre strade, abbiamo creato un bel gruppo su cui sappiamo di poter contare ogni giorno.
Dal punto di vista professionale mi sento molto più sicura di me. Da gennaio mi sono ritrovata inaspettatamente a fare la libera professionista a tempo pieno, ma grazie a quanto imparato da Francesca sono partita sicura e senza (troppe) paure. Sto imparando a organizzarmi il tempo e le risorse economiche, ho aperto la mia pagina Facebook e ho creato un logo. Il sito ancora non c’è, ma è in programma. Sono tutti piccoli passi che mostrano (soprattutto a me) che sto facendo (e ce la sto facendo) sul serio.
D: Quali sono stati gli aspetti negativi del Freelance Lab?
R: Non ci sono stati aspetti negativi. Anzi, forse l’unico è di non aver ancora incontrato di persona le ragazze fantastiche che ho conosciuto grazie a questa esperienza.
D: Pensi che il costo del Freelance Lab possa essere ammortizzato in poco tempo?
R: Per chi, come me, segue il Freelance Lab agli inizi ma avendo già qualche contatto lavorativo alle spalle sì, penso che sia un costo che possa essere ammortizzato in poco tempo.
D: Lo consiglieresti a un’aspirante traduttrice?
R: Certo! Anzi lo faccio continuamente. Ogni occasione è buona per consigliarlo alle mie compagne di studio che ancora non hanno trovato da che parte entrare nel mondo della traduzione, o alle colleghe che hanno già iniziato a lavorare ma cercano una guida che le accompagni nella giungla del lavoro da freelance.
Penso solo che seguire il Freelance Lab quando ancora si sta studiando ti dia meno possibilità di mettere in pratica quello che impari nell’immediato. Dopo ogni lezione avevo i fuochi d’artificio nella testa, passavo le serate a buttar giù idee che volevo mettere in pratica il giorno dopo. Se l’avessi seguito mentre ancora studiavo avrei mandato all’aria lo studio per concentrarmi su tutti gli aspetti più “pratici” di questo lavoro. Ma è solo un mio pensiero; il Freelance Lab è senza dubbio un’ottima preparazione sia per chi studia sia per chi lavora già.
D: Quali altre considerazioni sul Freelance lab vorresti fare?
R: L’unica cosa che mi sento di dire è che senza il Freelance Lab non sarei dove sono adesso. O magari ci sarei arrivata lo stesso, ma chissà tra quanto tempo e sicuramente senza la motivazione e la carica che ti sa dare Francesca.