Come fai a far tutto?

Se mi segui da un po’ sai che non riesco a stare ferma e che mi piace trovare sempre qualcosa di nuovo da fare. Ho sempre mille progetti in ballo, miei e dei miei clienti, e questa varietà per me è vitale per mantenermi attiva e soprattutto per non annoiarmi. Non nascondo però che ci siano momenti difficili e soprattutto incasinati, in cui non so a cosa dare la precedenza e mi ritrovo un po’ ingolfata. Ma negli anni ho messo a punto strategie
di gestione che mi permettono di seguire più progetti allo stesso tempo, avere una casa (semi) ordinata – che per me è fondamentale per concentrarmi e lavorare bene – e mangiare.

Pianificazione a lungo termine

Su questo punto ci sono sempre un po’ di diatribe, ma di solito faccio la mia pianificazione annuale ad agosto dell’anno precedente (per intenderci, ora faccio quella per il 2021): questo riguarda eventuali eventi importanti, sia lavorativi che privati, lanci di lavoro, blog, social, vacanze. Ovviamente non scendo troppo nel dettaglio perché ogni tre mesi e ogni mese faccio una revisione di quanto messo a calendario per definirne i dettagli, ma mi serve per avere un quadro di insieme. La pianificazione mi permette di capire i momenti in cui ho più disponibilità per accettare nuovi lavori e quando invece proprio non posso più inserire nulla. E anche quest’anno, nonostante il Covid abbia scombussolato i piani di tutti,
farò comunque la mia pianificazione annuale in anticipo, questa volta con ancora più consapevolezza che tutto può cambiare ed evolversi.

Collaborazione

Alcuni dei miei progetti personali non sono solo “Miei”, ma sono co-gestiti con altri colleghi: ad esempio FreelanceAmo, la formazione per liberi freelance di Modena e È per lavoro, gli aperitivi per liberi professionisti della mia città, sono organizzati da me e da Luisa, una collega psicologa. Io mi occupo della parte social e di comunicazione, lei di quella organizzativa e pratica. Questo è l’unico modo per portare avanti un progetto del genere perché da sola non potrei destreggiarmi tra tutte le fasi organizzative, a meno di lasciare perdere il mio lavoro.

Aiuto esterno per il lavoro

Sono una maniaca del controllo e mi piace fare tutto da me, ma ho imparato a miei spese quanto questo sia sfiancante e controproducente perché risucchia tutte le energie inutilmente. Ci sono certe fasi del mio lavoro che posso delegare e lo faccio con piacere perché così ho più tempo libero per fare altro, anche solo dormire o fare una passeggiata. Nello specifico mi aiuta tantissimo Nicole che revisiona le newsletter e i post del blog – anche questo! – oltre che farmi da consigliera quando sono in dubbio sul da farsi. Poi c’è web coso che mi sistema gli inghippi sui siti e li aggiorna, e i colleghi ai quali posso chiedere di revisionare una traduzione se non sono sicura – o per essere più sicura -, per confrontarmi quando ho dubbi o per passare quegli incarichi di cui non posso occuparmi in prima persona. E la commercialista: per ogni dubbio fiscale non devo stare ad arrovellarmi, ma scrivo a lei e risponde. Insomma, tutto ciò che non è il mio lavoro primario o – quasi – tutto ciò per cui posso ricevere un aiuto, sventolo bandiera bianca e passo.

Aiuto esterno per la casa

La mia eroina è sempre stata Brie Van De Kamp (se non sai di cosa sto parlando, recupera) e per questo devo incolpare mamma e nonna che mi hanno cresciuta con case impeccabili e asettiche. Anche quando ho vissuto da solo e quando sono andata a vivere con mio marito avere una casa pulita e in ordine è sempre stata una priorità. I primi tempi mi sfiancavo ribaltando letteralmente casa ogni settimana per pulire nei meandri più
nascosti, facevo le due di notte per stirare e non permettevo a nessun altro di occuparsi delle faccende domestiche. Questo finché ero dipendente e avevo orari fissi. Da quando sono freelance il tempo da dedicare ad altro oltre al lavoro si è drasticamente ridotto – perché mi piace ciò che faccio – e quel po’ di ore libere che mi ritrovo preferisco dedicarle ad amici e alla famiglia. Quindi sì ai panni da stirare a mia suocera che così è felice di aiutarmi (e sono veramente pochi eh, giusto quelli che si stropicciano molto o quelli di lavoro di mio marito), sì alla suddivisione delle pulizie con mio marito, sì a certi pasti pronti dalla nonna – il suo ragù e la usa pasta fatta a mano non potrei mai imitarli. Anche qui la parola d’ordine è delegare.

Organizzazione della dispensa

L’anno scorso attanagliata dalla gastrite e con una gran voglia di schifezze, pressa per esasperazione anche dai chili che aumentavano sulla bilancia, ho chiesto aiuto a Myriam: dopo un questionario e una chiacchierata di un’oretta ho scoperto nuove tecniche per cucinare, alternative da preparare in anticipo e combinazioni inaspettate che mi hanno aiutata molto a organizzare anche i pasti in casa. Spesso infatti arrivavo all’ora di pranzo o di cena con i crampi allo stomaco ma senza idee – e senza ingredienti – e finivo per
mangiare schifezze o ricadevo sulla pizza. Dopo la consulenza con Myriam ho ordinato la dispensa con ingredienti che potessero essere combinati facilmente e rapidamente e ho iniziato a cucinare quantità un po’ maggiori per poi congelarle e averle pronte all’occorrenza. Un piccolo gesto per l’umanità, un grande passo per me.

Sacrificio e rinunce

E visto che siamo in vena di confidenze, devo essere sincera: per fare tutto non ho la bacchetta magica e anche se mi avvalgo dell’aiuto di tante persone, spesso devo fare rinunce e sacrifici. Evito di uscire durante la settimana per lavorare fino a tardi, mi sveglio all’alba per finire quella consegna o mentre tutti sono al mare, io lavoro anche nel week end. A volte si tratta di emergenze, altre di scelte consapevoli: in fondo mi piace quello
che faccio ed è il motivo primario per cui lo faccio. Saltare un’uscita o un week end fuori porta mi pesa meno che forzarmi a varcare la porta di casa e restare tutta sera a pensare a cosa avrei potuto fare se fossi rimasta al pc.

Quali sono le tue strategie per riuscire a fare tutto? Se hai consigli da condividere li leggo volentieri.

Parlo e scrivo in tutte le lingue che conosco Bevo tè bollente a tutte le ore del giorno, in tutte le stagioni. Amo quello che faccio e lo condivido con chi vuole fare il mio stesso lavoro.