Non so bene come definire questo periodo: per certi versi lo trovo allucinante, nel senso che proprio ne resto esterrefatta; per altri lo sto adorando. Fatto sta che in molti non stanno vivendo benissimo la reclusione forzata – e come dargli torto – e il momento di incertezza, per cui ho pensato di spolverare la bozza di questo post che era in cantiere da un po’ ma che non mi sembrava mai essere il momento giusto.
Piangi e disperati
Questa è la prima cosa che faccio quando sono in difficoltà: ci ho messo anni per capire che non devo sentirmi in colpa di esternare le mie emozioni, anche e soprattutto quando non sono positive perché sono umane, come me. È una questione caratteriale e non tutti reagiamo allo stesso modo, ma se senti la necessità di sfogarti non reprimere le lacrime, lasciati andare e concediti un po’ di tempo per scaricare tutta la tensione e nervosismo. Ho imparato con il tempo che trattenere le emozioni, soprattutto quando sono forti e spingono per uscire è controproducente e prima o poi se ne pagano le conseguenze (mai provato la gastrite?).
Poi rimboccati le maniche
C’è un tempo per tutto e passato quello degli sfoghi bisogna tornare in pista e darsi da fare. L’unico modo di affrontare un momento no è quello di affrontarlo, prenderlo per le corna e fargli vedere chi comanda. Ovviamente non tutte le situazioni dipendono da noi e da ciò che facciamo, ma il modo in cui re-agiamo può cambiare, anche in meglio, la nostra posizione. In questo momento in cui l’unica possibile è attenersi alle direttive e aspettare, possiamo agire nel nostro piccolo: cercando e creando una routine che si adatti ai cambiamenti che abbiamo subito (come per esempio dover lavorare da casa con dei “coinquilini”) oppure lavorare su un qualche progetto personale. In entrambi questi casi di esempio possiamo migliorare, e anche considerevolmente, il modo in cui affrontiamo questa situazione.
Concediti una coccola
Non so te, ma la mia concentrazione ha subito un calo in picchiata: un po’ perché sono circondata da distrazioni, un po’ perché la testa parte spesso per voli pindarici e torna un po’ quando le pare. Quello che funziona quando proprio non riesco a restare fissa su ciò che sto facendo (o dovrei fare) è concedermi una pausa totale dal lavoro di qualche minuto o ora per fare qualcosa di completamente diverso e coccolarmi un po’: nel mio caso funzionano molto bene la pausa tè con una rivista che mi piace (tipo Casa Facile), guardare video di ispirazione – ma anche stupidi – su YouTube oppure riempirmi gli occhi di Pinterest (la mia droga). Imposto la sveglia per il tempo che decido di concedermi e quando mi rimetto a lavorare di solito va molto meglio perché mi sento appagata. Nei casi peggiori chiudo il pc in anticipo e lo apro direttamente il giorno dopo, scadenze permettendo.
Fai movimento e distraiti
Una cosa che mi ha aiutato tantissimo in questa quarantena forzata e che mai avrei pensato di fare prima è praticare yoga almeno tre volte a settimana, preferibilmente al mattino appena sveglia. In questo modo punto la sveglia sapendo di avere un appuntamento (con Letizia, la mia amica insegnante. Hai visto la raccolta che ha girato per In Video?), mi sveglio dolcemente restando concentrata su di me e quello che provo e la mente di solito è più libera e leggera: praticare come prima cosa nella giornata mi regala un’ora tutta per me, mentre la casa e la città ancora dormono, e mi dà una carica pazzesca per affrontare il lavoro in modo positivo. Non sono particolarmente amante dell’attività fisica, ma ho trovato nel pilates prima e nello yoga ora la mia dimensione: non importa quale sia il movimento che fa per te, anche ballare davanti allo specchio vale (e faccio anche quello!): l’importante è trovare una valvola di sfogo alla tensione e qualcosa che ti permetta di liberare la mente, una volta ogni tanto.
Analizza cosa non ha funzionato
Quando i momenti no avvengono per qualcosa che dipende direttamente da me, come ad esempio un errore nel lavoro, valgono tutti i punti precedenti ma in più aggiungo anche un’attenta analisi di cosa non ha funzionato. Questo mi permette di guardare nel modo più obiettivo possibile quali sono le cause che hanno portato al punto di rottura, cosa avrei potuto evitare e come avrei potuto reagire al meglio. Nel caso del Corona virus purtroppo non possiamo farci molto, se non lavorare su noi stesse e sul dopo: nessuno sa come sarà e cosa succederà, di sicuro dobbiamo tenerci pronte a cambiamenti anche drastici. Ma di questo ne parleremo in uno dei prossimi post 😉
Tu come affronti i momenti no? E come stai affrontando questa quarantena? Scrivimelo nei commenti, ti leggo sempre volentieri.
Stay strong, stay safe, stay at home ❤