Qualche tempo fa ho visto un film con Justin Timberlake (!) intitolato In Time – non fermarti alle apparenze, vai avanti a leggere: è ambientato in un futuro immaginario dove le persone invecchiano fisicamente fino a 25 anni e poi sono destinate a morire all’istante a meno che queste non lavorino e guadagnino tempo. Il tempo diventa quindi la valuta di scambio per qualsiasi bene o servizio: grazie a una sofisticata tecnologia, sul braccio di ogni individuo appare un timer con il tempo restante da vivere che diminuisce con il passare dei minuti oppure se si decide di trasferirne parte a qualcuno che ne ha bisogno.
Tralasciando le vicende del film, questo mi ha fatto riflettere molto sul valore che tutti noi, io in primis, diamo al tempo.
Quanto vale il tuo tempo?
Quando ho iniziato a lavorare da freelance non facevo caso a quanto tempo impiegassi a svolgere determinati compiti. In realtà questo aspetto è fondamentale, e non solo per i freelance, per essere consapevoli di quanto impegno ci richieda ogni nostra azione. Ti faccio un esempio: la settimana scorsa ti ho raccontato i dietro alle quinte della registrazione di In Video e ti spiegavo di come ciascuna fase di lavorazione mi abbia richiesto molto più tempo di quanto avessi preventivato. Ecco, questo è stato un errore gravissimo da parte mia perché, oltre a non permettermi di rispettare la scaletta e le tempistiche che mi ero data, mi ha causato una perdita nel fatturato – non potevo certo fare traduzioni o interpretariati mentre registravo o editavo i video.
Dalla parte dei freelance
Dal punto di vista del freelance, il tempo è la principale risorsa che abbiamo a nostra disposizione: se hai già aperto partita iva e ti stai cimentando tra burocrazia, pianificazione e lavoro vero e proprio, sarà successo anche a te di dedicare alla tua attività ogni secondo libero. Questo è un bene perché significa che ti piace ciò che fai – che fortuna! Ma cosa succede quando hai fissato un appuntamento e all’ultimo devi annullarlo? Ti sarà capitato e sicuramene sarà stato per un’esigenza imprevista; avrai pensato che in fondo la persona con la quale dovevi incontrarti potrà ripiegare facendo altro. E se invece questa persona, per raggiungere il luogo del vostro incontro, si fosse già preparata – vestita, truccata, avesse ripassato la scaletta e i punti da trattare -, fosse salita in macchina o su un altro mezzo per raggiungerti e poi ti avesse aspettato 10, 20, 40 minuti? Succederebbe che le avresti fatto perdere tempo, tempo preziosissimo. Se fossi stata tu al posto suo, come l’avresti presa?
Rispettare i propri tempi, rispettare i tempi altrui
Capita, è capitato a tutti e tornerà a capitare di perdere tempo dietro a un cliente – o un amico – o di far perdere tempo a qualcuno. Per far rispettare il tuo di tempo, inizia per prima a rispettare quello degli altri:
- quando stimi le tempistiche per qualcosa – un progetto di lavoro, la preparazione della cena, la ceretta – calcola sempre un margine di errore: gli imprevisti sono dietro l’angolo e così eviterai di tardare.
- se vedi che non fai in tempo, avvisa. Non aspettare tre giorni dall’appuntamento o dalla consegna di un progetto: subito. Capita a tutti di avere un imprevisto e dover essere costretti a chiedere una proroga o annullare un incontro: se avvisi tempestivamente il tuo referente di progetto o la persona con la quale ti devi incontrare, gli permetterai di trovare una soluzione alternativa.
- segnati gli appuntamenti sempre nello stesso posto, su un’agenda cartacea o su un dispositivo elettronico, in modo da non dimenticartene, oppure fissa una sveglia che te lo ricordi un po’ di tempo prima. Anch’io pensavo di avere una memoria di ferro e di non dimenticarmi nulla, poi è successo che mi sono dimenticata un appuntamento, poi un altro, poi ho capito che così non poteva andare avanti e ho iniziato ad affidarmi a iCal. Sembra banale, e invece così mi sento più sollevata, non ripasso mentalmente gli impegni e le scadenze ogni giorno, ogni sera prima di addormentarmi, ma guardo direttamente lo smartphone e so esattamente cosa devo fare e quando.
- non annullare all’ultimo un appuntamento – o un progetto – a meno che non sia strettamente necessario. Le persone coinvolte si sono tenute libere per te e potrebbero non avere abbastanza tempo per rimpiazzarti, nel caso si tratti di un incarico di lavoro. In più, se relegherai gli annullamenti a casi eccezionali, sarà più probabile che i tuoi clienti – o i tuoi amici – capiscano e ti vengano incontro; se invece la tua è un’abitudine non riceverai facilmente comprensione.
Ti sarà sicuramente capitato di trovarti in una di queste situazioni, da un parte o dall’altra: ti va di raccontarmi nei commenti com’è andata? Oppure scrivimi se hai qualche altro consiglio da condividere: può sempre tornare utile!